L' opposizione democratica russa ha creato il movimento "Solidarnost'" (Solidarietà) – ha comunicato il leader dell'Unione delle Forze di Destra (SPS) Boris Nemcov.
Il nuovo movimento non è né una coalizione, né un'unione di partiti, bensì raggruppa persone private, con lo scopo di compattare la divisa opposizione russa.
Tra i promotori, oltre al già citato Boris Nemcov, anche il leader del Fronte Civico Unito (OGF) Garri Kasparov – ospite lo scorso 29 ottobre del convegno "Contro gli zar del gas" organizzato a Milano dall'Associazione ANNAVIVA –, l'attivista nel campo dei diritti umani – troppo spesso calpestati da Mosca, soprattutto in Cecenia – Lev Ponomarjov, ed Ilja Jašin, segretario della giovanile di Jabloko, partito liberale filoeuropeo.
I fondatori del movimento non nascondono di essersi ispirati a Solidarność, sindacato libero che negli anni ottanta sconfisse il comunismo in Polonia, riprendendone il nome per battezzare il neonato progetto democratico.
Solidarnost' si costituirà al suo interno secondo il modello dei partiti tradizionali: programma definito e vertici dell'organizzazione scelti in appositi congressi.
Il nuovo movimento non è né una coalizione, né un'unione di partiti, bensì raggruppa persone private, con lo scopo di compattare la divisa opposizione russa.
Tra i promotori, oltre al già citato Boris Nemcov, anche il leader del Fronte Civico Unito (OGF) Garri Kasparov – ospite lo scorso 29 ottobre del convegno "Contro gli zar del gas" organizzato a Milano dall'Associazione ANNAVIVA –, l'attivista nel campo dei diritti umani – troppo spesso calpestati da Mosca, soprattutto in Cecenia – Lev Ponomarjov, ed Ilja Jašin, segretario della giovanile di Jabloko, partito liberale filoeuropeo.
I fondatori del movimento non nascondono di essersi ispirati a Solidarność, sindacato libero che negli anni ottanta sconfisse il comunismo in Polonia, riprendendone il nome per battezzare il neonato progetto democratico.
Solidarnost' si costituirà al suo interno secondo il modello dei partiti tradizionali: programma definito e vertici dell'organizzazione scelti in appositi congressi.
La classe dirigente del movimento mira ad essere giovane, pronta a sobbarcarsi su di sé forti responsabilità politiche, quali lo svecchiamento del panorama politico russo e la fine del regime del duo Putin-Medvedev.
Il congresso di fondazione del movimento si è tenuto a Khimki (periferia di Mosca) lo scorso 12 dicembre, ed è stato preparato da conferenze regionali a Mosca, San Pietroburgo, Omsk, Voronež, Tomsk, Jaroslav, Južno-Sachalin, Čeljabinsk e Rostov sul Don, incaricate di eleggere i delegati. Un prossimo congresso, convocato per la primavera del prossimo anno, definirà con tutta probabilità lo status definitivo del movimento.
Il congresso di fondazione del movimento si è tenuto a Khimki (periferia di Mosca) lo scorso 12 dicembre, ed è stato preparato da conferenze regionali a Mosca, San Pietroburgo, Omsk, Voronež, Tomsk, Jaroslav, Južno-Sachalin, Čeljabinsk e Rostov sul Don, incaricate di eleggere i delegati. Un prossimo congresso, convocato per la primavera del prossimo anno, definirà con tutta probabilità lo status definitivo del movimento.
Matteo Cazzulani - presidente associazione Annaviva
Bentornati amici!



Bruxelles propone a tutti i paesi UE la concessione gratuita dei visti di ingresso per ucraini, bielorussi ed altri vicini dell'Europa orientale in prospettiva di una futura integrazione.











Il 13 ottobre si è tenuto all’Università Cattolica un convegno dal titolo “Istituzioni comunitarie e società civile. In dialogo per l’Europa”, riguardante l’omonimo saggio di Vincenzo Cesareo e Fabio Introini. Dalla discussione è subito emerso come sia difficile definre la società civile che, se in Italia nella prima Repubblica era costituita da sindacati e partiti politici, oggi è tutto fuorchè questo. Difficile è poi pensarla ora a livello europeo perché mancano sindacati e associazioni reali a questo livello, mentre vengono formate alleanze di elementi nazionali per indirizzare la politica europea in una certa direzione. Le vere realtà europee, come Medici Senza Frontiere, sono a vocazione internazionale, non europee come finalità, solo adesso si sta discutendo lo statuto di associazione europea. Riguardo all’elaborazione di questo studio è stata evidenziata una carenza di studi sociologici riguardanti l’Unione Europea e questo è sintomo di un problema molto grave per le istituzioni europee. A giudizio delle persone a cui sono state rivolte domande per la realizzazione di questa ricerca, la Commissione manca di legittimazione popolare perché non è eletta direttamente dai cittadini, a differenza del Parlamento. I componenti della società civile vengono pensati dalla Commissione come destinatari dei messaggi recepiti, che devono trasmettere ad altri. Nei documenti che elabora, la società civile viene quindi vista in un’ottica comunicativa, e gli sbagli effettuati nella strategia di comunicazione vengono percepiti come errori di comunicazione. In realtà la società civile è anche coscienza critica delle istituzioni, che formula critiche e suggerimenti. L’organo destinato alla comunicazione è il CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo), che ha proprio l’obiettivo di creare un ponte tra le istituzioni europee e la “società civile organizzata”. Il problema di questo ente è che non ha però una leadership chiara e ha il difetto che i suoi membri vengono nominati dai governi nazionali. Il problema di comunicazione è in Europa molto grave, specialmente in paesi come l’Italia, la gente si attende di essere informata sul lavoro delle istituzioni europee, i canali di comunicazioni però non la raggiungono e si crea quindi sfiducia e impopolarità verso un mondo che viene visto come lontano e autoreferenziale. I cittadini denunciano quindi un’opinione critica dei media, che esagerano il ruolo negativo delle istituzioni europee, fonte di spese e ostacolo della politica nazionale, mentre i grandi dibattiti sulla politica europea vengono trattati nei telegiornali solo superficialmente o non vengono trattati affatto, perché visti come secondari rispetto alla politica nazionale. Altri elementi che emergono dalla ricerca sono l’egemonia dei pochi e l’influenza delle lobby presente nelle istituzioni, e l’esistenza di grandi organismi di cui non si comprende il ruolo. L’elemento di più grande impatto per l’europeizzazione è sicuramente il progetto Erasmus, che la gente auspica venga applicato anche a diversi destinatari, la Corte di Giustizia europea è, poi, diventata l’organo di giustizia ultimo nella vita delle persone, ed è vista anche come difensore da quella nazionale, sono queste le realtà europee che vengono vissute dai cittadini. Da un sondaggio è emerso che solo una minima parte della popolazione europea sa che l’anno prossimo si terranno le elezioni, il lavoro che sta svolgendo l’Europa ora è un’azione verso i media al ivello regionale e lo sviluppo di strumenti per una maggior partecipazione, come gli uffici Europe Direct. Fondamentale è, però, che entri in vigore il Trattato di Lisbona, esso contiene, infatti, forti elementi di cambiamento e rafforzamento delle istituzioni e dedica, per la prima volta, un intero paragrafo alla partecipazione.

Forse non vi siete accorti, ma l’estate musicale europea appena conclusasi è stata una tra le migliori in assoluto degli ultimi anni, un numero immenso di festival di qualità hanno praticamente toccato tutte le regioni europee; dai grandi eventi –istituzione come lo Sziget in Ungheria e l’inglese Glastonbury ai festival di musica alternativa ,che hanno tanto appeal tra i giovani, come il Sonar in Spagna o il nostrano Traffic di Torino. Forse anche grazie alle crisi di vendite di cd musicali, il 2008 verrà ricordato per l’ aumento vorticoso di eventi outdoor, i promoters musicali hanno saggiamente spostato l’attenzione sui live in cui le persone sono ancora disposte a investire denaro, aria fresca per le grandi etichette schiacciate dai debiti e miseri profitti in caduta libera, e che permette anche a realtà più indipendenti di farsi conoscere al grande pubblico.