giovedì 20 novembre 2008

About festivals in Europe



Forse non vi siete accorti, ma l’estate musicale europea appena conclusasi è stata una tra le migliori in assoluto degli ultimi anni, un numero immenso di festival di qualità hanno praticamente toccato tutte le regioni europee; dai grandi eventi –istituzione come lo Sziget in Ungheria e l’inglese Glastonbury ai festival di musica alternativa ,che hanno tanto appeal tra i giovani, come il Sonar in Spagna o il nostrano Traffic di Torino. Forse anche grazie alle crisi di vendite di cd musicali, il 2008 verrà ricordato per l’ aumento vorticoso di eventi outdoor, i promoters musicali hanno saggiamente spostato l’attenzione sui live in cui le persone sono ancora disposte a investire denaro, aria fresca per le grandi etichette schiacciate dai debiti e miseri profitti in caduta libera, e che permette anche a realtà più indipendenti di farsi conoscere al grande pubblico.


Finita l’estate però in genere i grandi festival si spostano su altre latitudini, se avete la fortuna di poter viaggiare tra non molto, in Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Sud America potreste incappare in Festivaloni di tutti rispetto. In Australia il “Big day out”, festival interinante, porterà nei maggiori centri cittadini Artic Monkeys, Neil Young, Prodigy , Simian Mobile Disco e tanti altri. Nella calda California invece c’è il Coachella Festival che ha una line-up da brividi che comprende i massimi esponenti di rock, pop, indi e dance. Se vi trovate invece in Argentina, Chile o Brasile, dei promoter inglesi da diversi anni organizzano eventi abnormi che richiamano folle oceaniche per assistere alle performance dei migliori djs europei in circolazione.





Ma anche in Europa, pur pesando l’arrivo dei mesi freddi e piovosi, qualche evento è segnalabile. A Ghent in Belgio il 15 Novembre in una notte si esibiranno, in 6 padiglioni di una fiera, i migliori producers a livello mondiale di musica elettronica, il festival si chiama “I love techno” , l’evento belga è in realtà la riprova di come la musica digitale sia un fenomeno di matrice europea. Ma nel caso non siate devoti ai ritmi loopati e paranoici della techno music, potrete gustarvi durante l’anno gli innumerevoli lives delle vostre bands preferite che grazie alle nuove strategie di mercato, toccano in lungo e in largo tutto il vecchio continente.



Luca Carlo Ceriani

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