martedì 9 dicembre 2008

NU MUSIC

La nu music è tutto quello che state ascoltando e ballando da almeno 10 anni, la nu music non ha più radici in Europa, o perlomeno il peso della storia sonora europea è stata ridimensionata e ridefinita. Ritmi sud americani, pulsazioni asiatiche, sessioni di fiati balcaniche e rivisitazioni neozelandesi, mai come adesso la musica main stream allunga i tentacoli su tutto il globo ridisegnando gli aspetti migliori e peggiori di tutti i ritmi del mondo. Ecco spuntare artisti come Diplo e M.I.A(cingo-inglese) che destrutturano break beat, pop, techno e soul mischiandolo con cantilene raggaeton brasiliane o l’ideatore dei Gorillaz e front man dei super classici Blur , Damon Albarn, che ha prodotto un album incentrato sulla musica tradizionale cinese mischiandola con sottili e poco percepibili linee elettroniche. I Fat freddy’s drop, una band neozelandese, che canta raggae suona deep house e sotto contratto con una label berlinese(Sonar Kollektiv) e infine Squarepusher nato come artista drum’n bass ora intento a fonderla con jazz e classica.Questa è la nu music, le tradizionali musiche europee e non con le più cattive e sporche sonorità moderne, il puro con il blasfemo.Se prima questi clash imperversavano nella club culture ora anche le grandi majors intendono colmare il gap con le nuove generazioni avvicinandosi a queste sonorità. Preparatevi a un suono globale che racchiude un po’ di tutto che ha ridefinito le basi e i limiti del passato, come se qualcuno vi metesse delle liriche di Pavarotti loopate su una base trance.



Luca Carlo Ceriani

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