martedì 9 dicembre 2008

Lo scudo USA nel sistema di difesa NATO

Gli elementi dello scudo antimissilistico Americano installati in Europa saranno parte del futuro sistema di difesa da attacchi aerei della NATO – lo hanno stabilito a Bruxelles i capi delle diplomazie dei paesi membri.

L' Alleanza atlantica ha accettato la firma degli accordi per l'installazione degli elementi del sistema di difesa aerea americano da parte di Polonia e Repubblica Ceca. La postazione radar vicino a Praga e la batteria di missili patriot (96) dispiegati a Redzików (vicino a Słupsk, in Polonia settentrionale) "saranno parte del sistema dell' alleanza atlantica", come confermato dal ministro degli esteri polacco Radosław Sikorski durante la conferenza stampa di chiusura dei lavori.

Preoccupazioni sullo scudo sono emerse con vigore nel corso dell'ultimo mese, sopratutto dopo le parole di Nicolas Sarkozy, espresse in occasione dell' incontro con Dmitrij Medvedev. Secondo il presidente francese, l'installazione dello scudo nulla avrebbe aggiunto alla sicurezza occidentale, anzi, avrebbe peggiorato la situazione. Si è trattato di una vera e propria sorpresa, poiché in maggio lo stesso Sarkozy si dichiarava a favore del progetto. Ora, l'inquilino dell'Eliseo sembra nuovamente aver cambiato idea, sostenendo che lo scudo americano costituirà una difesa dei paesi occidentali dalla minaccia iraniana.Il sistema di difesa targato NATO non ha ancora una struttura definitiva. Essa sarà svelata soltanto in marzo in occasione del vertice dei ministri degli esteri dell'Alleanza in programma a Cracovia. In maggio, sarà poi l'assemblea dei capi di stato e di governo a doverla discutere e ratificare. Unico aspetto noto è, per l'appunto, l'inclusione dello scudo antimissilistico USA nel futuro piano atlantico.

"La Russia non ci può minacciare coi missili a Kaliningrad"

Sempre riguardo al sistema di difesa missilistico, è stato affrontato il tema del rapporto con Mosca. – Invitiamo la Russia ad un confronto diretto, sereno e civile, evitando di estendere la propria sfera di influenza e di minacciare la sicurezza di paesi sovrani membri dell'Alleanza atlantica col dispiegamento di missili iskander nell'enclave di Kaliningrad – recita la dichiarazione licenziata a Bruxelles dai capi delle diplomazie degli stati NATO.

In essa, i ministri hanno anche sottolineato come l'uso della forza di Mosca in Georgia lo scorso agosto sia stato "sproporzionato", ergo le relazioni con la Federazione russa non potranno più essere affrontate come "business as usual". Tuttavia, una collaborazione con il Cremlino è stata rinvigorita dopo l'interruzione dovuta alla recente aggressione militare contro Tbilisi. Di conseguenza, l'ingresso di Ucraina e Georgia nell'Alleanza Atlantica è stato, purtroppo, rimandato. La legittima ambizione – nonché la speranza – di Kyiv e Tbilisi in una membership NATO non è, però, del tutto preclusa.

"Entro maggio l'Albania e la Croazia saranno membri dell'Alleanza"

I ministri degli Affari esteri NATO hanno anche comunicato che entro maggio Albania e Croazia saranno membri dell'Alleanza. I due paesi sono stati invitati già in occasione del vertice di Bucarest del maggio scorso. Ad essi si aggiungerà la Macedonia: i capi delle diplomazie dei Paesi NATO hanno auspicato una rapida risoluzione delle dispute (legate al nome dello Stato balcanico) con la Grecia, condicio sine qua non per l'ingresso di Skopije nella famiglia atlantica.


Matteo Cazzulani

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